I Misteri di Campobasso: Spettacoli Sacri che Fanno la Storia della Città

 

L’Evocazione Religiosa in Scena attraverso Secoli di Tradizione

 

Ogni anno, nel giorno speciale del Corpus Domini, Campobasso si prepara a scatenare una delle sue festività più entusiasmanti: la processione dei Misteri.

Immagina delle macchine incredibili pronte a sfilare per le strade. Su queste basi di legno magiche, gli eroi della giornata, i nostri piccoli protagonisti, si sistemano sulle strutture di ferro. Oltre a loro, ci sono altri personaggi che rappresentano figure religiose, così come i nomi dei carri. Le figure principali restano però la “Tunzella” e i “Diavoli”.

Ma la magia non finisce qui. Questi “Ingegni” vengono portati a spalla, con un passo cadenzato che fa dondolare le strutture. E sai cosa succede? Sembra proprio che i bambini che interpretano le figure sacre stiano volando sulla testa di chi guarda! È un’illusione stupefacente che fa sognare grandi e piccoli.

 

Storia di una immensa tradizione

I Misteri di Campobasso sono delle sacre avventure che si svolgono come spettacoli teatrali, ma con un tocco religioso. Questi affascinanti carri processionali furono creati molto tempo fa, intorno alla metà del XVIII secolo, ma la loro storia affonda le radici in un passato ancora più remoto.

Le prime notizie che raccontano di queste avvincenti rappresentazioni sacre a Campobasso risalgono al bel mezzo del XVI secolo, quando il signore feudale dell’epoca fece visita alla città. Le principali corporazioni artigiane cittadine, per rendere omaggio al nobile ospite, organizzarono dei magnifici spettacoli chiamati “Trionfi”.

Questi Trionfi erano vere e proprie rappresentazioni allegoriche e religiose, con scenografie imponenti e complesse, accompagnate da attori che, al passaggio del corteo, animavano la scena con canti e recitazioni. Le strutture erano decorate con iscrizioni e simboli che celebravano il visitatore illustre e spesso erano dotate di ingegnosi dispositivi meccanici che davano vita a parti della scenografia in movimento.

 

La sfilata

Alle 10:00 precise, magia! I cancelli del Museo dei Misteri si aprono e inizia uno spettacolo meraviglioso.

Prima che ogni Mistero parta, il caposquadra fa un gesto speciale: dà un colpo di bastone alla base dell’Ingegno, segnalando ai portatori di alzarlo e farlo danzare tra la folla festante.

La processione si snoda per circa tre chilometri e mezzo, attraversando la città e poi tornando al Museo dei Misteri dopo che l’Arcivescovo di Campobasso-Bojano ha dato la sua benedizione. La benedizione avviene intorno alle 13:00, dal balcone principale del Municipio.

Una parte del percorso che fa sognare è quella che passa per il centro storico della città, dove le strade strette sembrano abbracciare i Misteri e gli edifici fanno da cornice magica al loro passaggio.

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